Editore: Urania #844
Pagine: 176
Data di pubblicazione: 13 Luglio 1980
Prezzo: (copertina flessibile; da collezione) da € 6,50
Trama di copertina:
E' MARTE la risposta al problema della peste verde che va soffocando la Terra?
E' MARTE la via d'uscita alla nebbia sempre più fitta che va ricoprendo i continenti?
E' MARTE la possibilità d'un ritorno alla vita dopo l'anarchia e il caos che vanno distruggendo ogni resto di civiltà?
Ma se L'ULTIMA SPERANZA DELLA TERRA è su MARTE, perchè intorno alle notizie provenienti dal Pianeta Rosso viene disperatamente mantenuto il più stretto segreto?
Su un tema tradizionale, Lan Wright ha scritto un romanzo diverso: una storia perfettamente coerente, magistralmente articolata, e rigorosamente condotta fino alla più imprevista delle conclusioni.
Niente apocalissi catastrofiche con esplosioni e via dicendo, nessuna invasione aliena: semplicemente, il lento incedere della natura, che, passando inosservata, è riuscita a travalicare le barriere imposte dalla tecnologia umana, rendendo la Terra una pianeta inospitale e mettendo alle strette i suoi abitanti urbanizzati:
Una specie di Alga apparentemente innoqua ha infestato la Terra, diffondendosi a perdita d'occhio.
Conseguenza: la Terra non è più quella che conosciamo.
Inselvatichita e arretrata, l'umanità è costretta a retrocedere di fronte alla sovranità che la natura è riuscita ad imporre.
Ormai il destino è uno solo: prima o poi l'umanità, se non pensa a qualcosa per porvi rimedio, sparirà dalla faccia del pianeta, sostituita da alghe e funghi.
Per trarsi in salvo, l'unico modo sembra abbandonare definitivamente il pianeta.
Ma come fare?
Sembra che soluzione si nasconda su Marte, sul quale da tempo si stanno dedicando a un progetto top-secret.
E' da tempo ormai che gli umani sono atterrati per la prima volta sul Pianeta Rosso: l'hanno già "fatto loro".
Su di esso, infatti, sono già state costruite delle basi.
Su di esso, infatti, sono già state costruite delle basi.
I terrestri sono riusciti a renderlo in qualche modo abitabile e respirabile costruendo delle cupole isolanti.
Purtroppo, senza la possibilità di ricorrere alla tecnologie e di attingere alle risorse del Pianeta Madre, la vita sul pianeta Rosso è ancora impossibile.
Purtroppo, senza la possibilità di ricorrere alla tecnologie e di attingere alle risorse del Pianeta Madre, la vita sul pianeta Rosso è ancora impossibile.
La sua superficie non è ancora stata completamente esplorata: stando a quando è stato scoperto fino ad ora, trattasi di un pianeta inabitato.
Unica forma di vita presente: delle piante molto simili a licheni, unica macchia verde su una distesa di sabbia rossa.
Clima: secco, sbalzi termici estremi e con frequenti tempeste di sabbia.
Presenza di acqua: rilevata poca neve in corrispondenza dei poli.
Aria: irrespirabile senza un intervento artificiale; si sta sperimentando un modo per incrementare i livelli di ossigeno.
Satelliti (Deimos e Phobos): La posizione strategica di uno di essi lo rende ideale a sfruttarlo come pista di atterraggio.
Lo scrittore si immagina un futuro che non si allontana troppo dalla realtà.
Lo scenario presentatoci da Wright è piuttosto razionale, realistico e scientifico.
Il protagonista del romanzo è Peter Benbow, dottore di fisica, tre lauree, vive e lavora in Africa con la moglie, conosciuta sul posto.
In seguito alla proposta di partire per Marte, è costretto a lasciarsi alle spalle la sua vita terrestre, legami affettivi compresi.
Sul nuovo pianeta hanno bisogno del suo aiuto: le sue potenzialità verranno sfruttate nel migliore dei modi.
Benbow ricopre il ruolo di "ambasciatore": è l'unico personaggio a conoscere entrambe le facce della medaglia.
Tra Marte e la Terra, infatti, non c'è comunicazione: l'uno ignora i progetti dell'altro.
E' l'assenza di dialogo che complica non poco la situazione, che non sarebbe degenerata fino a quel punto se i due fronti avessero deciso di allearsi e non tenere all'oscuro l'altro di informazioni importanti, dalle quali dipende la salvezza del genere umano.
La storia non termina come ci si aspetterebbe.
La soluzione, alla fine, è più a portata di mano di quello che si crede.
Tuttavia, non immaginatevi colpi di scena da urlo o scenografie fantascientifiche alla Star Wars.
Punto forte della narrazione sono le descrizioni tecnico-scientifiche e le parti più introspettive.
E' un libro brevissimo, un racconto lungo più che un romanzo: lo si legge tranquillamente in una giornata.
Benbow ricopre il ruolo di "ambasciatore": è l'unico personaggio a conoscere entrambe le facce della medaglia.
Tra Marte e la Terra, infatti, non c'è comunicazione: l'uno ignora i progetti dell'altro.
E' l'assenza di dialogo che complica non poco la situazione, che non sarebbe degenerata fino a quel punto se i due fronti avessero deciso di allearsi e non tenere all'oscuro l'altro di informazioni importanti, dalle quali dipende la salvezza del genere umano.
La storia non termina come ci si aspetterebbe.
La soluzione, alla fine, è più a portata di mano di quello che si crede.
Tuttavia, non immaginatevi colpi di scena da urlo o scenografie fantascientifiche alla Star Wars.
Punto forte della narrazione sono le descrizioni tecnico-scientifiche e le parti più introspettive.
E' un libro brevissimo, un racconto lungo più che un romanzo: lo si legge tranquillamente in una giornata.
Valutazione:
★★☆☆☆
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