18 set 2011

Recensione in anteprima "Mockingjay" di Suzanne Collins

Trama di copertina:Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.
E' da circa una settimana che ho finito di leggerlo, con non poca soddisfazione: certo leggere in lingua originale non è un'impresa semplice, e nemmeno la scelta fatta, trattandosi di una saga che avevo iniziato in italiano.
Ma.... complici la buona volontà, l'impazienza di sapere come andava a finire e naturalmente il mio amore per la lettura, ce l'ho fatta!!!! Una faticaccia però.
Ma vediamo subito qual è la trama (no spoiler!!!!!) dell'attesissimo terzo libro della trilogia di Zusanne Collins:
Gli Hunger Games sono finiti, ma la lotta alla sopravvivenza non è ancora finita.
La nostra Katniss sarà condotta nel cuore del misterioso distretto 13.
Gli abitanti di questo mondo sotterraneo non sono certo liberi come si aspettava: rigide regole governano la civiltà del mondo di sotto: le lancette dell'orologio scandiscono i vari momenti della giornata.
Compito dei suoi abitanti è aderire il più possibile agli orari prestabiliti, senza ritardare di un minuto.
Gale è ormai cresciuto, non è più l'innocente ragazzino che Katniss conosceva.
Peeta è nelle mani del presidente Snow, e Katniss farà di tutto per riaverlo, anche se sarò più difficile del previsto.
La guerra ormai prossima è l'unica speranza per la libertà degli abitanti del distretto, ma allo stesso tempo è anche la loro paura più grande.

Gli Hunger Games sono finiti, ma solo nell'arena, perchè ora non sono più i tributi a combattersi, ma Capitol City e i ribelli: solo chi sopravviverà avrà il comando, solo chi uscirà vincente avrà la gloria, proprio come succedeva nell'arena.
Parallelamente, si sta combattendo un'altra guerra a colpi di immagini televisive, e Katniss sarà la protagonista, il simbolo dei ribelli e della speranza che non viene mai meno.
Chi vincerà?
Anche dopo la vittoria la felicità sarà ancora lontana.

Katniss dovrà scoprire il modo per tornare a sorridere, il modo per dimenticare tutte le atrocità vissute, ma soprattutto scegliere il compagno che le starà accanto per tutta la vita.....

Nel complesso è stato un buon libro. Non un capolavoro, certo, ma mi sono talmente affezionata ai personaggi, e aspettavo questo libro con tanta ansia.
L'unico difetto, forse, è il personaggio di Katniss: so che è il suo modo di essere, ma ci sono dei momenti in cui non la sopporto proprio, mentre altri in cui la invidio e ammiro. Ma forse è questo che rende il libro originale: l'autrice non ha certo creato una protagonista a piatto!!!!
Oltretutto il finale non è per niente banale, e mi ha fatta riflettere....

Per tutti questi motivi, ho deciso di assegnare a questo romanzo cinque stelline: Grazie Suzanne per avermi regalato pagine e pagine di emozioni!

Valutazione:

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